Esperienza Battle of the Nation

 

 

Ore 15 di martedì 10 giugno - Si parte per Trogir, Traù, Croazia per sostenere la Nazionale Italiana al Battle of the Nation. Ad attenderci sotto casa ci sono gli amici dei Media Aetas...ci attendono 6 e più ore di viaggio.

Passiamo la Slovenia ed attraversiamo buona parte della Croazia, fuori dal finestrino colline verdi e desolate...

Intono le 21.30 arriviamo a destinazione il Castello di Kamerlengo, dove alcuni dei nostri hanno già iniziato a montare il campo. Aiutiamo a sistemare le ultime tende, e poi andiamo in cerca di un locale per bere una buona birra. I locali sono pieni di musica e di stranieri che si rilassano prima dei Mondiali di Historical Medieval Battle, domani non si combatte quidi anche gli atleti  possono bersi un paio di birette!!!

Il luogo è magico: è puro Medioevo ed in ogni angolo sembra di essere nel 1400.

Siamo tra gli ultimi ad andare verso la nostra tenda per riposare qualche ora, mentre passeggiamo lungo la Trogirska Riva ci imbattiamo in un gruppetto di combattenti russi che, ubriachi, ci sfidano. Loro vorrebbero combattere ora, per vedere chi è il più forte, ma per fortuna li convinciamo che non è quello il luogo. " Ci affronteremo dopodomani, vinca il migliore!!!" - gli diciamo andando via. 

E dopo questa prima avventura io e Orso, stanchi del viaggio ma felici di essere lì ci mettiamo a dormire sotto il velario della tenda, troppo affollata per ospitarci. 

 

Alle 6.30 il caldo è già intenso ed il sole che fa capolino mi sveglia. Mi guardo attorno, non sono la sola ad essere già in piedi, pronta ad affrontare la giornata. Da veri italiani andiamo in cerca di un caffè per darci la carica. Strano ma vero ci ritroviamo seduti nello stesso locale della sera prima...dove il caffè è buono!!!

Oggi giornata libera, non si combatte, c'è chi dorme fino a tardi, chi ne aproffita per fare un bagno dell'acqua limpida, come noi. Tutti si preparano: i combattenti indossano le armature e sistemano i propri assetti, noi civili li aiutiamo e ripariamo o modifichiamo le protezioni. Si prospetta un torneo impegnativo. 

Verso sera inizia a piovere...il clima si rinfresca e noi andiamo in cerca di un locale dove poter mangiare una buona grigliata di carne. I ristoranti sono tanti, ad ogni angolo un cameriere illustra il menù e quasi ti butta tra i tavoli per farti cenare. Troviamo il posto che fa per noi e ci sbafiamo una super grigliata. 

Dopo cena subito a dormire, questa volta su un comodo materassino in tenda, domani si combatte e noi dovremmo fare da attendenti. 

 

Ore 7.00 di giovedì 12 giugno inizia la prima giornata del Battle - Mi sveglio nelle tenda e siamo rimasti solo in tre, i più mattinieri vagano già per l'accampamento. Vado a far colazione con il Capitano del Team Piemonte e due attendenti. 

Affrontiamo la cerimonia di apertura sotto il sole cocente, i combattenti indossano l'armatura leggera ed il surcotto di lana. I civili a bordo lizza portano l'acqua, qualuno addirittura sviene dal caldo! 

Dopo la cerimonia un pranzo leggero e fresco ed ha inizio il vero Battle of the Nation.

Si inizia: con il 5 versus 5 ed il 21 versus 21.

Gli atleti sono carichi, sono pieni di energia. Gli attendenti portano brocche d'acqua e piatti colmi di nutriente frutta e verdura.

Guardiamo i nostri avversari combattere e quando scendiamo in campo siamo pieni di energia. Siamo bravi ma c'è chi è più bravo di noi!!! Inizano ad esserci i primi feriti, il 21 vs 21 è un vero massacro...Il Fauno si ferisce alla spalla, non potrà più combattere, è molto demoralizzato ma è indispensabile la sua presenza a bordo lizza che il giorno dopo ci farà vincere un paio di incontri. Non è l'unico a finire in ospedale...durante l'1 versus 1 anche Vargas viene colpito al braccio dallo spadone e ritorna al campo ingessato; Gabriele si strappa i legamenti della spalla.

Nel frattempo il Ragno affronta il suo avversario e vince...domani dovrà nuovamente sfidarlo. Anche Sara vince tre combattimenti...siamo bravi nell'1vs1.

 

I giorni passano tra un combat e l'altro...Orso segue da bordo lizza la Nazionale, ripara al volo elmi e  schinieri, veste alla perfezione i combattenti e gli passa le armi di riserva. Anche io li aiuto a indossare le armature, sono sempre pronta a sciogliermi una treccia per dare un cordino a chi ne ha bisogno per stringere meglio una cinghia e porto brocche d'acqua per dare da bere. Il sole lascia posto alla pioggia che ci rinfresca nella penultima giornata.

Anche sotto la pioggia con il terreno bagnato non demordiamo, ci proviamo, ci crediamo, vogliamo vincere. Gli infortunati vicino alla lizza incitano i combattenti. 

Qualcuno scivola, per via del terreno fangoso, ma portando con se anche gli avversari.

Il 5vs5 colpisce ancora, Mirko è a terra...corro nella lizza aiutandolo a tornare in piedi. Gli fanno male le costole...ma non demorde, aumenta l'imbottitura e continua a combattere. Alla fine della giornata il risultato sono due costole rotte. Anche Gazza deve ritirarsi, una mano in brutte condizioni.
Cavallo è un pilastro, appeso al bordo lizza non si fa abbattere da nessuno, la sua resistenza è leggendaria; Fontana sembra una macchina da guerra ma riceve qualche cartelino giallo. I nostri team sono grandi e non so ricordare tutte le azioni di questi giorni intensi, ma ognuno dei nostri atleti ha dato il massimo e tutti hanno compiuto almeno un'impresa che abbia fatto la differenza!

Ragno e Sara affrontano l'ultimo 1vs1, gli avversari hanno armature più leggere e più allenamento alle spalle, il combat si fa duro e la tensione sfiora l'aria. Stringono i denti, il tifo è tanto...purtroppo non vincono ma combattono al meglio. Strigono la mano ai vincitori e sfoggiano un sorriso stanco e genuino. 

 

L'ultima sera è vicina, i feriti sono tanti, troppi, hanno combattuto fino allo stremo; c'è chi come Biscia pur non riuscendo a camminare era pronto ad entrare in lizza, chi come Fauno con il braccio appeso al collo chiamava schemi e incitava fino a perdere la voce i compagni, chi correva tra un armato e l'altro a dare da bere e da mangiare. 

 

Domani nessuno scenderà in campo è ora di festeggiare il compleanno di Ragno e passare una bella serata con tutti i compagni del Team Italia e con i tanti stranieri venuti al nostro accogliente accampamento. Il nostro campo è pieno di vita, si parla inglese e spagnolo, si cantano canzoni e la birra scorre a fiumi.

 

L'ultimo giorno è giunto...si smontano le tende e si caricano i bagagli. Si abbracciano vecchi e nuovi amici..." Ci vediamo a Mantova, ragazzi! Buon rientro e grazie di esserci stati, siete stati indispensabili" Ci salutano così gli amici di Torino. 

 

E' stata un'esperienza importante, in cui ho conosciuto persone vere e genuine. Complimenti ai Capitani  del tre team Italia per aver sempre incoraggiato i propri atleti e per aver affronato in prima persona gli scontri.

Complimenti a Carola per aver coordinato tutti, sei una gran donna!!

Bravissima Nicoletta che hai seguito passo dopo passo, da vera mamma, Mirko e non solo...

Brave Topina e Piroetta che mi hanno fatta sentire da subito una di loro e che come me erano sempre indaffarate per non far mancare nulla ai nostri atleti.

 

Abbiamo aiutato tutti, dal Team Piemonte agli Americani...sempre con il sorriso sulle labbra. 

Ed ora che sono a casa ho tante  emozioni nel cuore, tanti nuovi amici e tanta voglia di affrontare nuove avventure rievocative.

 

Ci vediamo a Mantova amici. 

 

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